Primo post del 2016…
Sono un po’ emozionata, sapete?
Si lo so che il primo gennaio è solo l’ennesimo venerdì in cui non ho avuto voglia d’altro se non di divano, copertina, cioccolata calda in tazza, ed il mio cane a disturbarmi mentre tentavo di leggere, scrivere o cazzeggiare…
…tuttavia, c’è un minimo di aspettativa nei confronti dell’anno nuovo, quella sorta di mistica e compassionevole richiesta di aiuto ad astri sempre mutevoli, che influenzano e che a volte ci fanno incazzare più di aver perso la puntata delle puntate del nostro serial prediletto…
Io non credo nei buoni propositi.
Creano aspettative difficili con le quali convivere…

Che poi si arriva a settembre, si prende in mano la lista delle cose che avremmo dovuto fare, dei comportamenti che avremmo dovuto tenere, e ci accorgiamo con disperazione assoluta che non abbiamo depennato un cavolo di niente, che siamo dei completi fallimenti, che avremmo fatto meglio a destinare quel foglio alla lista della spesa, e prendiamo in mano il gelato, e ci diamo dentro come se non ci fosse un domani, dimenticando totalmente che tra i famosi buoni propositi c’era quello di perdere peso…
Tuttavia, ci sono cose che si dovrebbero attuare, prendendo come scusa l’inizio del nuovo anno.
Cose generiche, lontane dal solito, e più affini all’inusuale… che poi è la mia zona di comfort per eccellenza…

Insomma, una sorta di ricetta della felicità.
Per gente in cerca di qualcosa di buono, che non ha Ambrogio a portata di portiera!
1- Ti piace? DIGLIELO!
Parrebbe ovvio… e invece no! Quanti sms avete da tempo immemore sulla punta delle falangi? Quante volte avreste voluto dire una cosa a una persona e qualcosa vi ha frenato? Ecco, vedete di farlo quel passo, di dirla quella cosa, di mandarlo quell’sms…
2- Hai voglia di un cioccolatino? MANGIALO!
Si, anche se sei a dieta, anche se sei appena scesa dalla bilancia e hai tentato il suicidio con lo scopino del bagno, anche se sei intollerante ai latticini, mangia un cioccolatino perché ti fa bene (tanto), e falla finita con le menate per la cellulite… gli uomini non se ne accorgono nemmeno.
3- Non vuoi uscire il venerdì sera? STAI A CASA!

…e c’è la riunione con le ex compagne del liceo, e c’è il baby shower della tua cliente, e ti hanno invitata per un caffè i suoi genitori… non hai voglia? Non ci andare! Smettila di dire sempre di si! Il tuo tempo libero è prezioso e poco, meriti di trascorrerlo con chi vuoi tu…
4- Ti senti una capra? STUDIA!
Da quando non vai più a scuola, ti senti più citrulla? Le occasioni per imparare ed apprendere ti pare siano relegate ai banchi di scuola? E invece no, cara la mia ignorantona… sai che puoi fare? Tutti i giorni prendi il dizionario, e impara una parola nuova! Non solo arricchirai meravigliosamente il tuo dizionario, ma potrai porre rimedio all’opinione (pessima) che hai di te…
5- Vuoi fare shopping? FALLO!

Che una maglia e un paio di jeans non hanno mai mandato in rosso nessun conto… Le bollette dovri pagarle sempre, e non tutti i giorni potrai provare quella meravigliosa sensazione che solo una borsina può dare, ma “qualla volta”, non farti troppe pare ed apri il portafogli!
6- Vuoi far valere il tuo tempo libero? LEGGI!
Si, leggete gente! Anche qui non è il classico buon proposito di leggere almeno un libro al mese, si tratta di un investimento sul vostro benessere… Leggere non costa nulla, perché potete prendere i libri dalla biblioteca, vi impedisce di spendere soldi, perché non dovete avere abbigliamento adeguato o essere in un luogo preciso, infatti potete farlo ovunque. E, credetemi, una ragazza in metro che legge, attira 10 sguardi in più, rispetto ad una che smanetta con lo smartphone!
7- Vuoi incontrare la persona giusta? ESCI DI CASA!

La cosa che il principe azzurro suona e ti porta la scarpetta, è successa solo a Cenerentola, e lo sa solo lei quante scale ha spazzato prima di arrivare a sposare l’impomatato; ergo, datevi una mossa! Non conoscerete nulla, a parte gli acari, stando a far la muffa tra 4 mura. Iscrivetevi in palestra, andate a qualche speed date, camminate a piedi nudi nel parco, insomma, muovete quelle chiappette sante e finitela di dire che siete sfigati… Magari avete ragione, ma non aggravate le cose, tappandovi in casa perdindirindina!
8- Ti sta sulle balle? SEGALO!
E’ finito il Natale, non dobbiamo essere tutti più buoni, non siamo obbligati a far sempre e solo buon viso a cattivo gioco, pur di non avere il carbone, giusto? Benissimo, allora iniziate a tagliare i rami secchi delle vostre esistenze! Partite dai social: via le facce ignote, via quelli che se li incroci non ti salutano, via quelli che fanno discorsi che vi fanno scendere il latte alle ginocchia… E poi adoperate lo stesso concetto per la vita reale: se una collega vi sta sul gozzo, carine ed educate al lavoro, ma fuori nessun contatto è d’obbligo!
9- Cose da femminuccia? SI, PERCHE’ NO!

Intimo coordinato, il the delle 17 con le amiche, il parrucchiere più di ogni morte di papa, un massaggio idratante, un pomeriggio sul divano con pasticcini e “Grey’s Anantomy”, le lezioni di sartoria, il circolo di yoga, la manicure tutti i venerdì… sono cose utili? NO. Salveremo il mondo se le metteremo in atto? NO. Cambierà qualcosa nelle nostre vite se non le facciamo? NO. ….eppure io sono certa che saper valorizzare il nostro “io” femminile, sia l’inizio di un viaggio meraviglioso, volto alla conoscenza di noi, e alla nostra scoperta, come essere sensibili… Sesso debole? Forse… ma con artigli perfetti, ed ascelle senza un pelo!
10- la tua vita non ti piace? CAMBIALA!

Falla finita di piangerti addosso, se per due settimane di fila lo specchio ti rimanda una persona insoddisfatta, non è che lo specchio sia stronzo, sei tu che devi fare qualcosa per te stesso! Alibi, assolvimenti, scuse, paroline dolci… tutte cose inutili! Le tue lamentele, il tuo lagnarti sempre, la tua speranza in qualcosa di più bello… dipende solo da te! Fatti avanti, muovi il culo e vatti a prendere la felicità che agogni…
…è tutto qui, caro il mio misero e tapino che sta a leggere una scemotta che non ha ne arte ne parte, ma che ti sta spronando ad essere migliore…
…perché la scusa del “sono fatto così”, può andar bene per gli altri, ma a te, sul serio, a cosa ha portato?