Il mio primo incontro con Salvo è stato grazie a un tweet durante una puntata delle prima edizione di Project Runway Italia, famoso talent show americano sul mondo della moda. Determinazione, talento e abilità sartoriale sono solo alcune delle qualità che meglio rappresentano il designer siciliano Salvo Presti.

“Figlio di sarta, nipote di sarte, cugino di sarti… l’amore per ago e filo è sempre stato presente nella mia vita e probabilmente si trova anche nel mio DNA! Poi, crescendo, questo amore si è trasformato in una grande passione non solo per la sartoria, ma anche per il disegno, la creazione e per la moda in generale”
Capace di catturare nei suoi abiti suggestioni naturali made in Sicily, Salvo fa della costruzione sartoriale il suo punto di forza, esaltando la fluidità di movimento e la sensualità naturale che ogni donna possiede. I suoi abiti nascono da un attento studio della donna, di come si evolve e raccontano la sua storia, la sua energia, il suo dinamismo. La donna per Salvo Presti è provocatrice, sensuale; ama osare, ma resta sempre legata alla sua terra e alle sue tradizioni.

Leggera ed evanescente, la collezione Salvopresti ss16 conferma non solo un’innata e straordinaria abilità sartoriale nella cura dei dettagli e nella scelta dei tessuti, ma soprattutto la capacità di rendere la donna elegante e sensuale allo stesso tempo. La collezione primavera/estate 2016 risponde solo a una parola d’ordine: #romanticfolk. Un folk romantico fatto da audaci trasparenze di pizzi dal gusto vintage, linee morbide e monacali scollature. Abiti come quadri, dove ogni donna può ritrovare la propria storia. Storia fatta di grande sartorialità, ricercatezza e cura dei dettagli: in una parola l’eccellenza del “Made in Italy”. I pizzi, leggeri e impalpabili, si uniscono a tulle e seta in sapienti drappeggi e attuali plissè, tutto perfettamente declinato nelle nuance del bianco seta e del nero lavagna.


La Sicilia, la tua terra, è ricca di storia, culture e tradizioni diverse. Quanto e in che modo influenza la tua creatività?
La Sicilia rappresenta le mie radici e da queste parto per i miei percorsi creativi. E’ inevitabile non guardare tutta la storia, l’arte e la tradizione di cui questa terra è culla. Tradizione che amo contaminare, mischiare e amalgamare con nuove sperimentazioni, per dar così vita a un prodotto di altissima qualità sartoriale, ma dal gusto glam e dall’appeal moderno e avanguardistico.
Eleganza e sensualità possono convivere? Cosa deve avere una donna per essere sensuale?
Cosa c’è di più elegante e sensuale di una camicia bianca in morbido e confortevole popeline rubata al guardaroba di lui e indossata con un filo di perle scaramazze?

Come immagini la donna del futuro?
Il mio desiderio è che la donna del futuro non abbandoni mai l’idea di avere nella propria cabina armadio abiti di buona fattura, realizzati con tessuti pregiati e soprattutto che il tutto sia rigorosamente “made in Italy”. Perché proprio a casa nostra c’è la forza, il talento e la qualità migliore che il Fashion System possa esprimere.
Quando crei un abito ti affidi totalmente alla tua creatività (nella scelta delle linee, dei tessuti) oppure pensi anche alla donna che lo indosserà?
Generalmente quando inizio un percorso creativo mi lascio rapire delle emozioni che un tessuto, un ricamo e/o un pizzo o una forma mi trasmettono. Ma poi, ahimè, devo necessariamente pensare al fatto che l’abito viene creato prima per essere venduto e poi di conseguenza indossato; allora la parte poetica iniziale viene spodestata da quella più cinica e commerciale, anche se cerco di far convivere pacificamente i due aspetti.
Se un tuo vestito fosse un piatto quali ingredienti avrebbe?
Parlando nuovamente delle mia meravigliosa Sicilia, sicuramente se un mio abito fosse un piatto sarebbe un dolce; nello specifico una deliziosa granita di mandorle e gelsi accompagnata da una calda e gustosa brioches; se poi vogliamo dargli un tocco magico, immaginiamo di assaporarla davanti agli scogli di Acitrezza, con la brezza del mare in un tramonto di fine primavera. E la magia è compiuta!

Abiti corti, jeans strappati e camicie boho, queste le ultime tendenze di Coachella, il festival più atteso dell’anno. Se una delle star ti chiedesse un outfit per l’occasione cosa creeresti?
Sicuramente penserei a un look in “Total White”, magari un caftano realizzato in morbido sangallo bianco, con rouches alle maniche e inserti di pizzo macramé in trasparenza, completato da un grosso cappello di paglia a falda larga e sandali di cuoio dal sapore Woodstock per una romantica e avventuriera viaggiatrice anni ’70.
Project Runway Italia ha mostrato a tutto il mondo della moda la tua grande determinazione, passione e abilità sartoriale: se fossi stato al posto di Eva Herzigova a chi avresti detto subito: “ Sei out!”?
Avrei ridetto “out” a me stesso probabilmente. Perché le cadute servono a farti rialzare e farlo sempre con più forza e tenacia. Dal quel “sei out” sono passati tre anni, tre anni dove, credo, di essere cresciuto e di aver dimostrato che, nonostante io non abbia vinto il programma, la voglia di continuare non mi ha mai lasciato e soprattutto non mi ha mai abbandonato la voglia di fare questo meraviglioso e faticoso lavoro. Ho saputo trasformare il “sei out” di Eva in uno sprone ad andare avanti e a non fermarmi alla prima difficoltà.
Secondo te esiste la donna “perfetta”? Se sì, chi la incarna?
Per me la donna “perfetta” è colei che usa la moda e il proprio modo di vestire per comunicare qualcosa. Ad esempio tutte coloro che indossano delle t-shirt bianche non semplicemente con l’intento di coprirsi, allora quelle per me sono le donne perfette. Donne che attraverso il loro modo di vestire comunicano il proprio essere e la loro identità.

La bellissima Heidi Klum, creatrice del format Project Runway, dice sempre: “Nel mondo della moda un giorno sei IN e il giorno dopo sei OUT”, perché? Quanto è vero?
Viviamo in un epoca dove i social hanno un ruolo non più marginale, ma essenziale nella divulgazione di quello che può essere una tendenza o un diktat. Se non si seguono i social e quello che sono i ritmi vorticosi di essi, allora si rischia di essere “IN’ oggi e “OUT” domani. I social e i loro follower sono giudici implacabili di un sistema che oggi è in continuo divenire.
La tua ultima collezione ss2016 è stata un successo: un equilibrio perfetto tra abilità sartoriale, sensualità ed eleganza. Un’anticipazione dei tuoi progetti per il futuro?
Se dovessi raccontarti tutti i progetti e le idee che mi piacerebbe realizzare nel mio futuro non so quante pagine potrei riempire. Ne ho a centinaia, alcuni spero vivamente vadano in porto, altri purtroppo non giungeranno mai a destinazione. Altri ancora non salperanno dal porto. Ma del resto meglio, se tutto arrivasse così facilmente sai che noia. A me piace lottare. Mi piace conquistare in maniera giusta ed equa quello che mi spetta. E la pazienza non mi spaventa. Risentiamoci presto magari per raccontarvi qualcosa di più.
Intanto però “crossed fingers”.
