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I 10 lavori dei sogni

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Misteri dell’esistenza.
Quando siamo piccine picciò, con le trecce, i vestitini rosa e le ginocchia sbucciate, alla domanda: “E tu, bella bambina, cosa vuoi fare da grande?“, abbiamo la risposta prontissima… poi arriva l’adolescenza, i drammi esistenziali sulla scuola superiore, le menate rispetto alla facoltà da scegliere dopo la maturità, la presa di coscienza sul disfacimento del panorama lavorativo e le certezze che albergavano in noi sono soltanto un tristissimo ricordo, che ci avviluppa con tenerezza…

 

E così, a trent’anni suonati, senza ne arte ne parte, ti ritrovi a chiederti…
… Ma io, nella vita, che cazzaroletta voglio fare?!

E lì parte una serie di ragionate, che poco hanno a che vedere coi sogni a occhi aperti che facevi da bambina, che hanno perso completamente di vista il panorama rose e fiori, privo di difficoltà, classismo, mobbing, nepotismo, tagli del personale e responsabili delle risorse umane…

le ragazze hanno grandi sogni... e i bambini pochi limiti sul futuro!
Le ragazze hanno grandi sogni… e i bambini pochi limiti sul futuro!

Ok, io mi chiamo Alice, ma non vivo nel Paese delle Meraviglie, ergo so perfettamente che i castelli in aria costruiti da piccine si sono ineluttabilmente piegati sotto il peso della burocrazia e degli iter amministrativi, tuttavia se solo per un istante, un istante solo davvero, dovessimo tornare a quei castelli in aria, che cosa ne uscirebbe?

Quali erano le professioni che volevamo fare da piccole?

1- LA MAESTRA

...una classe adorante... cosa volere di più?
Una classe adorante… cosa volere di più?

Super concorso, graduatorie, pensioni posposte… concetti imprescindibili oggi, quanto più lontani dalle nostre fanciulle menti… noi si pensava solo a una classe adorante, da istruire e amare… e a essere chiamate “maestra” che è cosa che ha il suo bel perché…

2- LA MAMMA

...tutta colpa di Lorelay Gilmore...
Tutta colpa di Lorelay Gilmore…

Eh già, per due possibili motivi: o la nostra lavorava un sacco e noi avremmo voluto averla accanto, al punto da decidere che noi accanto ai nostri bambini saremmo state sempre; o perché avevamo l’idea che una mamma, o casalinga, non facesse una beata fava, gloriosissima gioventù, soave ignuranza, parole come femminismo ed emancipazione erano troppo distanti dai nostri colorati dizionari e anche cose come infertilità o fecondazione assistita… o concetti come mutuo e “un solo stipendio in casa non basta”

3- IL DOTTORE

dottoressa peluches...
Dottoressa PeluchE…

Ecco, questo ha fottuto pesantemente la sottoscritta, perché io dissi a più riprese che avrei voluto fare la dottora, una volta diventata grande. Mia madre ci credette al punto che, una volta intrapresi gli studi di lettere, un magone l’assalì… però anche lei: come faceva a credere che una che aveva a malapena la sufficienza in biologia, avrebbe potuto sostenere medicina?!

4- LA CANTANTE o L’ATTRICE

...bella e stravagante, che balla il rock & roll... cosa volere di più?
Bella e stravagante, che balla il rock & roll… cosa volere di più?

Stare sul palco, calcare le scene di tutto il mondo… no, non era un desiderio campato per aria, ma una solida immaginazione, che avremmo voluto rendere realtà! E, dopotutto, il fascino che emanano le star da red carpet non hanno forse ascendente su di noi ancora oggi? Non vorremmo forse quel vestito o quel fidanzato figherrimo? Non vorremmo essere osannate come se non ci fosse un domani, anche qui, ora? Dunque, perché non avremmo dovuto volerlo esserlo da piccole? Quando guardavamo a Jem come alla perfezione, o vedevamo in Hanna Montana la realizzazione della specie femminile?

5- LA VETERINARIA

nati per essere per sempre...
Nati per essere per sempre…

Bambini e animali, il connubio perfetto! E questo nonostante i genitori ce la mettano tutta per dissuadere ogni contatto… che si sa mai che un cane porti via il naso a un bambino! Poi subentrano altre cose, tipo che fare il veterinario non è coccolare cuccioli per 8/10 ore al giorno… e vien meno la poesia!

6- LA BALLERINA

una leggiadria ed un'eleganza senza precedenti... perché non imporla a figlie e nipoti?
Una leggiadria e un’eleganza senza precedenti… perché non imporla a figlie e nipoti?

E beh… un classicone! Il corrispondente del calciatore per il maschietto, è la ballerina… inutile dire di no! Colpa delle mamme o delle nonne, sicuramente! Perché cresciute con il mito della Abbagnato o della Fracci, si ritrovano a coinvolgere le piccole malcapitate, in lezioni di danza serrate, che 9 volte su 10 hanno il merito di far odiare loro il balletto… e quell’una che va avanti, sogna piuttosto di essere in un video di Beyonce… Ca va sans dire?

7- LA PRINCIPESSA o LA FATA

...e se i tocca baciare un principe, faremo pure quello...
E se i tocca baciare un principe, faremo pure quello…

Qui, giocoforza, interviene il lignaggio o la capacità sensitiva… Ora, è anche possibile che una bambina che ha il mito della Fata Turchina, possa essere una medium, ma la cosa non è così scontata e, soprattutto, raramente è imparabile! Per la faccenda della principessa le cose sono due: o fai Ranieri di cognome e vivi a Montecarlo, o sposi un Windsor e aspetti che cadano le teste dei predecessori… ma se vai con un Marzotto hai più titoli, credi a me…

8- LA CUOCA

...ma Chiara Maci, avrà iniziato da piccola?
Ma Chiara Maci, avrà iniziato da piccola?

Pasticciare in cucina è un retaggio culturale che apprendiamo prestissimo: abbiamo visto la mamma impegnata in triliardi di cene e la nonna preparare gnocchi fatti in casa a ogni occasione utile, è normale che ci venga la voglia di mettere le mani in pasta! Ringalluzzite dalla presenza massiccia di fascino, che rotea attorno ai fornelli, come una volta accadeva con batteria e chitarra, oggi è un sogno più presente che mai! E, sebbene anche la cucina sia diventata un predominio maschile, le donne che ce la fanno si distinguono pesantissimamente, diventando vere e proprie sovrane del focolaio! Regalare un set per cupcake al decimo compleanno è un incentivo da prendere seriamente in considerazione, insomma!

9- LA SCRITTRICE

scrivere sempre, scrivere ovunque, scrivere comuqnue
Scrivere sempre, scrivere ovunque, scrivere comunque

Eh va beh, lo ammetto… questo era il mio sogno! Sempre stata brava nei temi scolastici, sempre avuto quella verve particolare e sarcastica che strideva con il mio aspetto da “tesorino”, sempre posseduto l’incanto del nero su bianco… Cioè, se scrive Barbara D’Urso, perché non posso farlo anche io? Da bambina ero convinta sarebbe stato un gioco da ragazzi, cresciuta e vista Carrie Bradshow in azione ho capito che era la mia strada, maturata mi sono bloccata perché ho un sogno inflazionato, oggi più che allora… Però la mia parte bambina vive di vita propria da sempre e lo farà per sempre… Quindi credo che, forse magari, un giorno, possibilmente, mah, chissà, vedremo…

10- LA SUPER EROINA

...non fateci arrabbiare...
Non fateci arrabbiare…

Ogni bambina vorrebbe un dono speciale: volare, diventare invisibile, poter ascoltare le conversazioni lontane, leggere nella mente altrui, essere in più di un posto contemporaneamente. Un po’ come possono fare le super eroine, no? Un pizzico di magia e una forza sovraumana… Ecco, noi oggi sappiamo che, solo per il fatto di essere donne, siamo TUTTE un po’ dotate di super poteri… e dateci torto, vedrete come ci trasformiamo in Hulk!


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