Caronte, Circe, Vattelapesca, Nonna Papera… ma chi cavolo li da i nomi agli stravolgimenti climatici?
C’è una commissione?
Un brain storming di menti altissime, per decidere come nominare l’ennesima rottura di rotule del momento?
Se così fosse vorrei prenderne parte.
Ad esempio, passi Caronte [ l’arci-noto ciclone africano che ci ha tenuti svegli la notte, che ha impedito il benché minimo movimento articolare, senza spruzzata di sudore annessa] che fu per Dante Alighieri colui il quale accompagnava le anime immeritevoli all’inferno…
Ma ora che arriva Circe… mi spiegate che caspiterina centra la maga femminile e femminista, che ridusse gli uomini di Ulisse in porci?
Perché chiamare quello che, gli esperti millantano, sarà il vento salvifico che non ci farà squagliare, Circe?

Perché non chiamarla Elsa, in onore di Frozen, o Calippo, per il gelato?
La maga Circe
La maga Circe era una donna delle isole mediterranee, il ciclone Circe viene dal nord Europa.
La maga Circe era furente di rabbia, quando Ulisse riprende i suoi due e se ne va lasciandola ragazza madre, sola e desolata, per tornare da quella sfigata di Penelope, e gli dice di andare all’inferno per tornare a casa… letteralmente!
Il ciclone Circe promette di riportarci al paradiso di un’aria respirabile, quanto meno accettabile…
Mah… Nessuna similitudine mi convince.

Ma poco importa, signori e signore, è ora di tornare a respirare, e, forse, di smettere di ingrassare le tasche di Enel ed affini, per le bollette carissime, che ci ritroveremo a dover pagare, per l’uso smodato di condizionatori and company!
Già da venerdì, nel nord d’Italia si sono apprezzati venti freschi, che però minacciavano disastri immaginabili, dal momento che il caldo era davvero torrido.
Spero abbiate fatto attenzione per davvero veramente a grandine e piogge battenti. Se avevate l’auto nuova di pacca, o ci tenete più di me che ci faccio crescere la muffa, mi auguro l’abbiate parcheggiata al coperto…
Il weekend poi, è stato scosso da una gioconda e giocarella alternanza di bello e cattivo tempo, dove i temporali sono stati in agguato in tutta Italia, rovinando la festa alla calura, e riportandoci quella cosa meravigliosa e quasi dimenticata, che sembravamo non sapere più che fosse… l’ossigeno!

Il cambiamento più netto, ce lo siamo beccati noi qui al nord, e gli amici del centro… a sud le cose non stanno molto diversamente, rispetto alla settimana scorsa, però un qualche grado dovrebbero averlo perso loro pure, suvvia… Da oggi comunque, le temperature si son fatte più vivibili.
Niente temporaloni infami, che ci impediscano le ludiche attività di pigliamento di sole selvaggio, o record di ghiaccioli ingurgitati in un secondo; però, quantomeno, l’aria sarà tanto decorosa da non farci provare la sensazione di tracollo, tutte le volte che facciamo il tragitto di 50 metri, dalla macchina parcheggiata al vialetto di casa!
Gioite gente.
L’inferno ha richiuso le porte.
Piccola nota extra: giusto perché lo sappiate, hanno notato una massiccia diminuzione del vendita di Durex… Pare il caro Caronte avesse l’effetto di far mugugnare “Anto… fa C A L D O!!!” a più non posso.
La nostra solidarietà all’azienda di preservativi, e la speranza, Circe sia magica anche per loro.
